"Ludwig van Beethoven - Sinfonia n°9"
Luca Schieppati, Paolo Ehrenheim, Naomi Tistarelli, Francesco Elgorni

Le 9 Sinfonie di Beethoven nella Trascrizione di Theodor Kirchner per due pianoforti e 8 mani, a cura di Davide Cabassi e Antonio Tarallo. In collaborazione con Hermès.

22 - Domenica | 18:50

Rotonda della Besana - Via E. Besana, Milano

Genere: classica

Tipologia: CITY

In collaborazione con Hermès.

PROGRAMMA

"Nove pianisti affermati, ciascuno con la sua squadra di giovani talentuosissimi studenti. Nove Sinfonie, del grande Padre Beethoven, una all'ora. Nove trascrizioni. Due pianoforti e otto mani per ogni Sinfonia. Un totale di 36 pianisti (e auspicabilmente 72 mani) per una grande festa della musica, a Piano City Milano"

Le 9 Sinfonie di Beethoven nella trascrizione di Theodor Kirchner per due pianoforti a 8 mani, a cura di Davide Cabassi e Antonio Tarallo.

Le trascrizioni pianistiche di grandi lavori sinfonici hanno origine nella prima metà dell’Ottocento. Franz Liszt, tra i primi, trascrisse le Sinfonie di Beethoven per pianoforte e per due pianoforti, cogliendo, in questa veste, l’opportunità di ampliare i limiti imposti dalle possibilità di un solo esecutore nel restituire la complessità della scrittura e delle sonorità di un’intera orchestra.

Le trascrizioni hanno contribuito alla conoscenza del repertorio sinfonico nei luoghi in cui non era possibile ascoltare l’orchestra e con la nascita e la diffusione delle registrazioni discografiche, questa particolare letteratura per pianoforte è rimasta in uso nelle accademie e conservatori per gli studenti di direzione d’orchestra.

Proporre oggi questa formazione ha il sapore di un'impresa di archeologia dell'interpretazione pianistica e ci riporta alla fine dell’ottocento, a casa del maestro Zverev, dove Sergei Rachmaninov, Leonid Maximov e Matvey Pressman studiavano, ospiti del loro maestro. La rigida disciplina di Zverev prevedeva: sveglia alle cinque, alle sei iniziavano le esercitazioni che si prolungavano per l’intera mattina, in attesa che il maestro tornasse dal Conservatorio per ricevere la lezione quotidiana alla quale tutti assistevano obbligatoriamente (n.b. la sera, spesso, si andava ai concerti o all’opera o al teatro di prosa). Nel tardo pomeriggio, con l’aiuto della pianista Bolopolskaya, ingaggiata a spese dello stesso Zverev, si leggeva musica da camera e sinfonica trascritta per due pianoforti a otto mani. Oggi, in qualche polveroso scaffale delle biblioteche dei conservatori, giacciono inoperose le trascrizioni delle sinfonie di Mozart, Haydn, Beethoven, Schubert, Schumann, Brahms… (oltre a composizioni scritte appositamente per questa formazione) in attesa che quattro pianisti, armati di pazienza e di una buona dose di curiosità, le riprendano per proporle ad un pubblico ormai colto per portarlo indietro nel tempo.

Theodor Kirchner, musicista formatosi a Lipsia e molto considerato da Mendelssohn, Schumann e Brahms (del quale realizzò la riduzione pianistica de Requiem Tedesco), trascrisse le 9 Sinfonie di Beethoven nella seconda metà dell’Ottocento contribuendo così alla diffusione dei “nove monumenti” della letteratura sinfonica di tutti i tempi.
Riportare nelle sale da concerto questo repertorio non è una bizzarria ma l’occasione per un approccio analitico, senza i lussureggianti colori dell'orchestra, ma con le infinite possibilità dinamiche che otto mani possono far ascoltare.
L’integrale delle nove Sinfonie, oltre all’assoluto valore artistico delle opere Beethoveniane, ha il pregio dell’unicità e sarà un sicuro richiamo sia per i pianisti che per gli amanti della musica sinfonica.

Indirizzo

Rotonda della Besana

Via E. Besana, 12

Milano

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